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Il y a quelques années, la journaliste Sabine Chevallier avait consacré un article à Michel Schooyans. En voici quelques extraits.

Michel Schooyans è professore emerito dell'Università di Louvain-la-Neuve (Belgio) dove insegna da venticinque anni filosofia politica. È membro dell'Accademia pontificia delle Scienze Sociali ed è consulente del Consiglio pontificio per la Famiglia. Michel Schooyans è anche autore di numerose opere di portata internazionale, impareggiabile nella demografia, nella globalizzazione economica, nel liberismo, di cui denuncia la «dériva totalitaria».

Ma scendendo sulla pensilina della stazione di Louvain-la-Neuve, piccola cittadina universitaria tra Bruxelles e Namur, dove egli risiede quando non si trova in Messico per qualche colloquio oppure quando non è in giro per il Brasile impegnato in conferenze, la mia prima impressione è stata piuttosto quella di trovarmi di fronte, ad aspettarmi, un nonnino bonario e pieno di attenzioni.

Nei suoi occhi si riflettono tanta indulgenza e misericordia quanto rigore morale e limpidezza di pensiero si leggono nei suoi libri. Egli è allegro e sottilmente malizioso, abile nell'analizzare anche i più complessi programmi dell'ONU, e la sua capacità di ascolto e di nascondimento è tale da indurre piuttosto voi a raccontare a lui la vostra vita!

Questa volta non perdero tempo facendogli domande sul suo libro rivoluzionario: La Face cachée de l'ONU (2000), per ché quello che vorrei conoscere, invece, è il volto nascosto di Michel Schooyans.

Iscritto alla facoltà di giurisprudenza, ecco che una notte gli piomba addosso la chiamata al sacerdozio. “Un giorno, un mio amico monaco mi domandò se avevo mai pensato di farmi prête... No, mai! Così, me lo sono chiesto. L'indomani, mi ero deciso. Non me ne sono mai pentito, neppure per un istante: così mi sono consacrato, non alla difesa dei criminali, ma a quella dei poveri e dei peccatori al tribunale della riconciliazione e del perdono!” Quindi, avvicinando il pollice all'indice per indicare la minuscola dimensione dell'embrione, aggiunge: “Non immaginavo proprio che un giorno sarebbero stati i piccolissimi ad aver bisogno della mia difesa...”.

Stabilitosi per dieci anni (tra il 1959 e il 1969) in un quartiere operaio a San Paolo (Brasile) come sacerdote Fidei Donum e corne professore universitario, Schooyans si dedica allo studio delle ideologie, fasciste e comuniste, e ritorna in Europa nei pieno fervore del dibattito sulla legalizzazione dell'aborto. Egli afferma: “Uno stato che si autoproclama democratico e che pretende di liberalizzare l'aborto si incammina sulla strada del totalitarismo, poiché introduce una discriminazione tra differenti catégorie di esseri umani, tra quelli già nati e quelli che non lo sono ancora. A nome di cosa non estenderà poi un'analoga distinzione anche ad altri settori: malati, disabili, anziani...?” Questo è stato il punto di partenza di tutti i suoi studi... che purtroppo si sono rivelati profetici.

“Si tratta di problemi spinosi - ci confida – che logorano, a meno che non si faccia leva sullo Spirito Santo, invocando la sua grazia e la sua forza. Ma sono sempre più persuaso che la Fede affina il nostro sguardo, sia per cogliere l'invisibile ma anche per discernere le forme di male che sono invece difficili da individuare quando la sensibilità morale perde consistenza.”

Al di là delle sue più inquietanti analisi, questo sprazzo di luce ci rivela che un altro genere di civiltà è possibile: la civiltà della vita e dell'amore. Senza dubbio neppure lui immagina quanti bambini gli debbano la vita... e quanti adulti il gusto della vita!

Il libro dal titolo Le Chemin de Croix (Le Sarment, 2001), scritto dall'autore su richiesta del papa Giovanni Paolo II per il Giubileo délie Famiglie (2000), è pervaso da una gioiosa celebrazione della vita, e da una preghiera accorata affinché cessino tutte le offese all'amore. Questo piccolo lavoro, svela, in un modo assolutamente più significativo rispetto a tutti gli altri suoi scritti, le ragioni che portano a vivere e a sperare, e certamente avrà il potere di risvegliare anche la realtà della famiglia.

Quando ha un po' di tempo libero, Michel Schooyans suona il pianoforte: Schumann, Schubert... “Mi preparo all'Eternità... A casa dell'Autore di tante cose così belle, ci deve certamente essere della musica!”

Source: Famille Chrétienne (Paris), 17-23 mars 2001, n° 1209. pdf

                 "Il gusto della vita", Conversazioni sugli idoli della modernita (2010). pdf

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